L'east coast di Capo Corso

Sono le 7 del mattino e nonostante il traffico,
Bastia sta sempre dormendo. Alcuni negozi sono ancora chiusi ma fra le strade c'è già un gran profumo di croissant, peccato aver già fatto colazione! Questa città è molto carina: il porticciolo con i bar e i ristoranti, la chiesa a due torri e una
cittadella antica dove perdersi fra le sue fitte stradine colorate.
Dopo un paio d'ore riprendo l'auto, sono in viaggio verso nord. Dopo solo 10 km sulla D80 si arriva ad Erbalunga, un piccolo paesino di pescatori adagiato sul mare. Le sue strette stradine conducono alla vecchia torre genovese, punto di riferimento delle navi di un tempo. Vi consiglio di passarci verso l'ora di pranzo, ci sono un sacco dei bei locali che servono pesce fresco, mi è dispiaciuto molto ripartire senza aver dato un morso a qualcosa!
Riprendo la marcia e con il mio pandino color smeraldo salgo verso gli interni dell'isola, nel verde. La signorina del navigatore blatera qualcosa ma la ignoro. Finisco su una strada sterrata ma arrivo sul punto più alto di Capo Corso, che mi regala un panorama eccezionale! Scatto un po' di foto e torno indietro.
Di ritorno sulla costa, su quella striscia di strada a metà fra l'azzurro del mare ed il verde, mi fermo al porto di Macinaggio per un piatto di cozze ripiene, faccio con calma. Arrivo a Barcaggio intorno alle 18.00, il luogo più a nord dell'isola e di Capo Corso. Mi metto comodo in attesa del tramonto.
Questo venerdì è appena finito. È stato il primo giorno di viaggio ma mi ha regalato già un sacco di emozioni!
L'east coast di Capo Corso
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